P.IVA obbligatoria per associazioni 2025? Facciamo il punto
Per quale motivo è obbligatorio aprire P.IVA?
Nel 2010 l'Unione Europea ha aperto una procedura di infrazione nei confronti dell'Italia poiché consideriamo le prestazioni di servizi nei confronti di soci e tesserati come operazioni fuori campo IVA, ma a livello unionale l'unica agevolazione concessa è solamente l'esenzione da IVA.
Questo comporta che ogni associazione, per continuare ad incassare quote non commerciali, è obbligata a regolarizzare la propria posizione aprendo P.IVA
Non ho P.IVA, dovrò aprirla obbligatoriamente?
Se la vostra associazione (sia essa un APS, ASD, ODV o altro) incassa quote da soci e/o tesserati per la frequenza di corsi, lezioni o anche la partecipazione a eventuali workshop, gare, competizioni che organizzate siete obbligati ad aprire P.IVA il 1 gennaio 2025.
In quali casi non si deve aprire P.IVA?
Se l'associazione incassa unicamente la quota di iscrizione dai soci, il rimborso della tessera rilasciata dall'ente di secondo livello a cui siete eventualmente affiliati (esempio la tessera della Federazione sportiva o dell'Ente di promozione sportiva), contributi 5x1000, erogazioni liberali da enti pubblici o privati, proventi da raccolte fondi occasionali o continuative oppure contributi per la partecipazione a bandi sono situazioni nelle quali non è necessario aprire P.IVA poiché questi incassi rimarranno fuori campo IVA art. 4, c. 4, DPR 633/1972.
Gli altri incassi relativi a quote per la frequenza e la partecipazione a corsi, lezioni, gare, workshop ecc. saranno operazioni esenti IVA art. 10 DPR 633/1972 e quindi soggette ad obblighi IVA differenti.
Ma quindi dovrò emettere fatture esenti IVA ai soci per l'incasso delle quote?
La risposta dipende da un insieme di fattori, prima di tutto per l'incasso di quote iscrizioni, rimborso tessere, 5x1000 e similari si continuerà ad emettere una ricevuta non fiscale come ora.
Al contrario per i proventi relativi a corsi, lezioni, gare, competizioni, scuderizzazione cavalli, ormeggio imbarcazioni ed ogni altro corrispettivo specifico assimilato ad essi saranno soggetti all'obbligo di emissione di una fattura ai soci o tesserati.
Si potrà evitare di emettere fatture a soci e tesserati per questi proventi solamente nel caso in cui l'associazione effettui l'opzione per la "Dispensa dagli adempimenti fiscali" con un'apposita dichiarazione da presentare in Agenzia delle Entrate. In questo caso continuerete ad emettere le solite ricevute non fiscali anche in questa circostanza
La gestione della mia associazione diventerà quindi molto più complessa?
Se sceglierete l'opzione per la "Dispensa dagli adempimenti fiscali" il vostro lavoro non cambierà praticamente in nulla, tutti gli adempimenti fiscali saranno seguiti dal nostro Studio ossia: Registro IVA mensile, liquidazioni IVA trimestrali, Dichiarazione IVA, Dichiarazione Redditi e Dichiarazione IRAP. Voi dovrete solo rispondere ad una nostra mail che invieremo con cadenza mensile per chiedervi se avete o non avete effettuato attività commerciale.
Dovrò versare imposte sulle quote relative a corsi/lezioni?
No assolutamente, i proventi resteranno decommercializzati come ora e non avrete aggravi di imposte da versare sui proventi istituzionali.
Anche i proventi relativi a quote di iscrizioni, 5 x 1000, erogazioni liberali ecc. rimarranno esenti da ogni imposizione fiscale
Ma una volta aperta la P.IVA può essere utile anche per aumentare i miei incassi?
Certamente con la P.IVA potrete incrementare le tipologie di proventi che potrete incassare per aumentare le entrate del vostro ente.
Ad esempio potrete vendere merchandising (magliette, divise, cappellini, borracce ecc.), ma anche vendere o noleggiare attrezzatura: sia essa sportiva, o ad esempio musicale, fotografica o altro nel rispetto delle vostre finalità istituzionali.
Potrete anche cercare aziende per raccogliere sponsorizzazioni o pubblicità, concedere in uso per qualche ora o giorno la sede del vostro ente ad altre associazioni che cercano temporaneamente un luogo dove svolgere le proprie attività.
Ma avrete anche la possibilità di erogare lezioni o servizi in genere a terzo non soci o non tesserati come aziende, scuole o altri in modo da non doverli tesserare e proporvi come fornitore nell'ambito del Welfare aziendale.
Non dimenticate inoltre la possibilità di effettuare somministrazione di alimenti e bevande, sia essa con un piccolo punto ristoro presso la vostra sede, ma anche organizzare aperitivi danzanti nel caso delle ASD di danza, brunch e yoga o mille altri esempi sempre nel rispetto delle vostre finalità.
Questi sono solo alcuni esempi di quello che potrete fare sfruttando la P.IVA per finalità commerciali connesse agli scopi istituzionali. Maggiori dettagli andranno analizzati con lo Studio caso per caso.
Quali sono le agevolazioni fiscali connesse al regime commerciale per la P.IVA?
Tutte le associazioni optano normalmente per il regime fiscale introdotto anni fa dalla Legge n. 398/1991 la quale prevede forti riduzioni nelle imposte ossia:
- Riduzione del 50% dell'IVA da versare sull'attività commerciale effettuata
- Abbattimento del 97% della base imponibile ai fini IRES, ciò significa che l'associazione verserà lo 0,72% di imposte ai fini IRES sui ricavi commerciali. I proventi istituzionali resteranno sempre esenti da IRES ed IVA
Per fare un esempio semplice, se emetterete una fattura da 1.000€ + IVA (tot. 1.220,00€) per una sponsorizzazione la tassazione sarà la seguente:
- 110€ di IVA a debito da versare
- 7,20€ di IRES da versare
La nostra proposta per l'apertura della P.IVA se ancora non ne siete in possesso:
- Invio modello verbale del Consiglio Direttivo per delibera apertura P.IVA
- Pratica telematica in Agenzia delle Entrate per attribuzione della P.IVA
- Predisposizione modulistica SIAE per opzione L. 398/1991
- Predisposizione Dichiarazione IVA per comunicare opzione L. 398/1991 e, ove richiesto dal cliente, opzione per l'applicazione della "Dispensa dagli adempimenti fiscali" in Agenzia delle Entrate
- Consegna modulistica per abilitazione Servizi Telematici ed inserimento dei Gestori Incaricati in Agenzia delle Entrate
- Video esplicativo su funzionamento P.IVA: Differenze tra fatture e registro corrispettivi, autofatture per opzioni con l'estero, come utilizzare il programma di fatturazione elettronica, ecc.
- Assistenza nella configurazione del programma per la gestione della fatturazione elettronica unicamente nel caso in cui in cliente decida di acquistare fatture in Cloud di TeamSystem
- Invio istruzioni per inserimento del Codice Destinatario del programma di fatturazione elettronica all'interno di IVA Servizi dell'Agenzia delle Entrate per poter ricevere sul programma le fatture passive emesse dai fornitori
Onorari 300€ oltre iva e c.p. 4% - includono tutto ciò di cui avete bisogno per aprire e gestire le fasi iniziali del nuovo obbligo apertura P.IVA