Il 5 x 1000 e le nuove regole in vigore dal 2021

04.05.2021

Il DPCM del 23 luglio 2020, che stabilisce le nuove regole per l'iscrizione ed il riparto del 5*1000, è finalmente operativo da quest'anno.

Come già ricordato il termine per l'iscrizione dei nuovi enti è fissato al 10 aprile (solo quest'anno il 12 in quanto il 10 cade di sabato). Entro il successivo 20 del mese saranno pubblicati gli elenchi delle associazioni che hanno presentato la domanda ed entro fine aprile sarà possibile effettuare il ricorso in caso di esclusione così da pubblicare il 10 maggio gli elenchi definitivi.

Vale sempre la pena ricordare che l'iscrizione esplica i propri effetti anche per gli anni successivi, senza più la necessità di ripetere la procedura tutti gli anni come invece avveniva in precedenza.

Tutti gli enti che percepiscono le somme derivanti dal riparto del 5*1000 sono obbligati a redigere un apposito rendiconto che illustri "in modo chiaro e trasparente" la destinazione e l'utilizzo delle somme percepite.

  • Se l'associazione ha percepito contributi da 5*1000 inferiori ai 20.000€ non saranno tenuti all'invio del rendiconto e della relativa relazione, che dovranno però essere redatti e conservati in caso di verifica.

Il rendiconto dovrà indicare come sono state investite le somme derivanti dal riparto, includendo anche le spese relative alle risorse umane e l'acquisto di beni e servizi "con l'evidenziazione della loro riconduzione alle finalità ed agli scopi istituzionali del soggetto beneficiario" nonché eventuali accantonamenti delle somme per la realizzazione di progetti pluriennali con durata massima di un triennio.

Questo rendiconto dovrà essere inoltre pubblicato sul sito internet dell'associazione.

Il contributo verrà revocato se l'erogazione è avvenuta a seguito di dichiarazioni mendaci o sia stato impiegato per finalità diverse da quelle perseguite in base alle disposizione statutarie.

Promemoria per tutti: il riparto delle somme raccolte tramite il 5*1000 avviene ai singoli enti solamente se questi hanno sensibilizzato i propri soci e la collettività in cui opera ed è conosciuto il sodalizio affinché indichino nelle loro dichiarazioni dei redditi o nel 730 il vostro codice fiscale, di modo da permettere l'assegnazione delle loro somme.

Non avviene una ripartizione automatica tra gli enti delle somme raccolte da parte dello Stato per il semplice fatto di essere iscritti all'apposito elenco, occorre quindi una campagna di sensibilizzazione verso il pubblico, altrimenti l'ente non riceverà mai alcuna somma derivante dal riparto del 5*1000.